A pochi giorni dall’incontro fra le religioni previsto in Assisi per il 27 Ottobre, si è tenuta a Milano una riunione fra Ebrei e Musulmani nella sede dell’Accademia di Studi Interreligiosi (Interreligious Studies Academy) I.S.A., la cui sigla ricorda il nome che i Musulmani danno a Gesù Cristo.
Si tratta infatti di una sede adiacente alla Moschea “Al Wahid” di Via Meda, nota per la sua propensione d’incontro con la comunità Ebraica alla quale questa conferenza è stata dedicata.
La cosa sembra in qualche modo distinguersi da alcune affermazioni che hanno preceduto mediaticamente l’evento di Assisi, laddove si conferma “la presenza di 176 esponenti di diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche” dato che per i cristiani soltanto l’Ebraismo pare essere riconosciuto in quanto radice originaria della propria Rivelazione. E’ stata invece da sempre una particolare prerogativa della CO.RE.IS. Italiana quella di ribadire l’inclusione dell’Islam nel Monoteismo Abramico, non soltanto in ragione della discendenza da Ismaele, ma anche per la presenza nell’Islam della figura di Gesù alla quale, come abbiamo detto, l’Accademia di Studi Interreligiosi volutamente si ispira.
Un’altra particolarità sta nel fatto che questo primo incontro nell’Accademia di Studi Interreligiosi si situa proprio davanti all’Auditorium di Milano, dove si era tenuto recentemente un incontro fra gli esponenti del Centro Culturale di Milano e alcuni esponenti moderati dell’organizzazione dei “Fratelli Musulmani”. Questo permette di pensare che si vogliano far inserire questa volta anche gli Ebrei nel contesto che riguarda, in particolare, quella che è stata chiamata la “Primavera Araba”, con le implicazioni politiche del caso.
D’altra parte le espressioni del nuovo Arcivescovo di Milano Cardinale Angelo Scola, che recentemente ha parlato di una “pluriformità nella verità”, permetterebbero di aprirsi al concetto che le varie rivelazioni del Dio Unico possono manifestarsi in varie forme, tutte corrispondenti al disegno divino. Questo potrebbe sfatare il pregiudizio che è stato espresso in un’altra rassegna degli interventi previsti in Assisi, dove si pensa che i credenti – e persino i non credenti – possano essere accomunati nel termine di “ricercatori della verità”, quando questa verrebbe intesa come unica, come Unico è il Dio a cui tale Verità assoluta si identifica. Nell’ incontro tra le sapienze ebraica ed islamica si è infatti condiviso che la verità viene non ricercata ma partecipata senza sincretismi ma nel rispetto delle differenze dogmatiche e rituali, in quanto espressione dell’Unico e stesso Dio che ha rivelato Ebraismo, Cristianesimo e Islam.
Hanno partecipato all’incontro il Rabbino della Sinagoga Centrale di Milano David Sciunnach, il vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano Daniele Nahum e il segretario dell’European Council of Jewish Communities Simone Mortara. Nella conversazione sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere Angelo Fumagalli in rappresentanza del Consiglio di Zona 5 e la professoressa Elena Lea Bartolini De Angeli, docente di Ermeneutica Ebraica presso l’Università Milano Bicocca e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e il giovane Imam della CO.RE.IS. Italiana ‘Isa Nicola Benassi.
Era presente alla serata lo Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, Presidente della CO.RE.IS. Italiana, che così commenta l’attuale scenario del 2011 nella ricorrenza del 25° anniversario dell’incontro di Assisi a cui partecipò ufficialmente nel 1986:
“Mi ha fatto piacere ritrovare, sull’ultimo numero della rivista Tracce, una fotografia dell’incontro di Assisi che ritrae anche me insieme agli altri numerosi ospiti. Ero allora uno dei primi italiani convertiti all’Islam, mentre oggi si tratta di una realtà comunitaria che chiede di essere riconosciuta per le proprie specificità religiose, non avendo da avanzare alcuna problematica di differenze etniche o nazionali”.
Moderatore della serata il Segretario dell’Accademia I.S.A. che così commenta l’iniziativa: “Con l’incontro di stasera speriamo di aver dato un contributo operativo sul piano dei contenuti religiosi al dialogo tra i fedeli di Ebraismo, Cristianesimo e Islam, al di là delle “commemorazioni storiche di un evento” come sembra essere interpretato l’incontro internazionale di Assisi che si terrà nei prossimi giorni. Secondo gli insegnamenti che abbiamo ricevuto nell’Islam, infatti, soltanto la Conoscenza è il prodromo di una vera Pace. E’ questo in fondo il senso della citazione che abbiamo scelto come titolo della serata”.
Laura Mulayka Enriello – presidente